Tag: #karate kyu

  • Karate ad un Livello Avanzato!

    Karate ad un Livello Avanzato!

    BUNKAI Project è il nome dello stage organizzato dal Maestro Gonzales e studiato e preparato dallo stesso per affinare ad un livello avanzato le tecniche dei partecipanti; tutti professionisti dell’arte marziale del Karate.
    Si è tenuto a Lavis in provincia di Trento, è durato due ore abbondanti e a detta dei nostri karateki del Karate KYU Vittorio Veneto è stato davvero intenso.
    «Abbiamo cominciato a studiare dalle mosse del kata: BASSAI DAI – spiega l’allenatore Jack – il Maestro ha dato molte indicazioni per un preciso e mirato programma di lavoro da attuare nelle nostre palestre di karate. Ma non abbiamo finito, infatti ci ritroveremo a fine Maggio per proseguire con l’allenamento.»

  • Gara di Karate! Campionato Interregionale Open Karate CSEN

    Una nuova sfida per gli atleti del Karate di Vittorio Veneto!

    Domani, domenica 2 Marzo alcuni atleti del Karate Kyu di Vittorio Veneto parteciperanno alla gara promossa dal centro sportivo educativo nazionale, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI.
    Le gare si svolgeranno a San Pietro di Feletto presso la struttura polifunzionale in via della libertà e sono rivolte a bambini e ragazzi con limite d’età dei diciotto anni. Si comincerà con un tradizionale Kata come riportato sul programma:
    1. Kata individuale – one step sparring (difesa tradizionale su attacco di pugno dell’avversario)
    2. Sparring (point fighting) – circuito rotture tavolette
    Il Kata è conosciuto da tutti i praticanti di arti marziali, tutti utilizzano le forme come metodo per focalizzare la potenza. Le forme offrono infatti la possibilità di espressione della capacità tecnica.
    Gli one step sparring sono considerati le possibili applicazioni delle forme nella vita reale.
    La rottura della tavoletta è un aspetto interessante delle arti marziali e concerne la possibilità dell’individuo di sfruttare la sua concentrazione, messa a fuoco e potenza diretta in un colpo in grado di spaccare una tavoletta. Durante queste gare di Karate ogni concorrente avrà a disposizione tre tavolette da rompere in sequenza, e questi dovrà rompere la tavoletta in modo netto.
    I combattimento sul tatami saranno nello stile tradizionale di un combattimento dell’arte marziale del karate che, lo ricordiamo, non prevede lo scontro diretto ma la dimostrazione tecnica di aver potuto sferrare il colpo, ovvero di avere una capacità di autocontrollo ancor maggiore dovuta al fatto (obbligatorio come stabilito dalle regole) di sapersi fermare in tempo.
  • Che cos’è il Karate? Chi può praticarlo?

    Che cos’è il Karate? Chi può praticarlo?

    Nuovi spunti di riflessione e una descrizione più precisa e dettagliata!

    Abbiamo aggiornato la sezione: il Karate, che cos’è il Karate? del nostro blog, così facendo presentiamo, oltre alla disamina sulle intelligenze motorie, un quadro generale per avvicinare davvero chiunque a questa arte marziale.


    Che cosa
    Il Karate è un’arte marziale giapponese che si pratica a mani nude, senza armi. Rientra nel Budo, che comprendeva altre discipline come il Kiu-do, lo Jai-do, il Kendo, il Ju Jitsu, e altre.
    Queste discipline sono stili di vita che consentono, attraverso una applicazione regolare e faticosa, l’accesso ad un segreto, ad una differente percezione delle cose.


    Come

    Richiede l’utilizzo di tutte le parti del corpo per difendersi e attaccare. A differenza del Judo, nel quale le proiezioni formano il 90% della pratica ed è strettamente proibito colpire, nel karate il 95% delle tecniche di base sono finalizzate a colpire l’avversario. I colpi si realizzano nell’uso delle gambe e delle braccia-.
    Nel karate agonistico vige una regola: non colpire davvero provocando dolore, ma mostrare la propria supremazia rendendo la vittoria indiscutibile.
    Il karate oggi è la tecnica più diffusa sia come mezzo di difesa personale sia di offesa, la sua validità si riscontra in diverse occasioni.
    Esistono delle forme dinamiche codificate denominate Katà; comprendono i movimenti fondamentali, essenziali, di base, per l’apprendimento e lo studio di questa arte.
    Il karate convoglia lo spirito della tenacia e della voglia di vivere.
    L’allenamento si pratica dentro il Dojo senza pericoli, aprendo a colui che lo pratica, la via dell’unione tra corpo e spirito.
    L’allenamento del Karate è accrescitivo della forza fisica dell’individuo che ricava dal karate oltre alla potenza anche scioltezza e salute.
    Dove

    Come generalmente per tutte le arti marziali così per il karate non è imposto di praticarla esattamente in un luogo preciso. Il karate può esistere in una palestra, come anche a casa propria, con gli amici all’aperto come ad esempio un bosco, ovunque, anche al Karate Kyu di Vittorio Veneto.
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  • Esami di karate sez. giovani – Karate Vittorio Veneto

    Venerdì 31 Gennaio presso la sede del Karate Kyu si terranno alle 18.30 gli esami dei bambini, giovani, con in programma Kata, prove pratiche di gruppo e singolarmente e anche, naturalmente, i tanto attesi passaggi di cintura.

    Buona fortuna a tutti!

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  • Karate KYU per l’ambiente e l’attività fisica

    Karate KYU per l’ambiente e l’attività fisica

    La Carta di Toronto per l’Attività Fisica: una chiamata globale all’Azione.
    «L’inattività fisica è al quarto posto tra le principali cause di morte»

    Il karate di Vittorio Veneto ha sottoscritto la Carta di Toronto. Un importante documento che attesta la volontà del gruppo di karateki del vittoriese di assumersi la responsabilità di promuovere l’attività fisica, lo sport, non necessariamente agonistico, la volontà di sensibilizzare alle tematiche ambientali, promuovendo modalità di spostamento attive come l’andare in bicicletta.
    Si tratta di un importante strumento di advocacy che interviene sul piano della salute, dello sviluppo sostenibile ed economico. 
    L’inattività fisica è al quarto posto tra le principali cause di morte. Le conseguenze si evidenziano a vari livelli, anche sul piano economico le ripercussioni colpiscono la sanità. Mentre l’attività fisica promuove la socializzazione, la seconda ottiene l’effetto contrario andando a ledere l’aspetto di socialità che caratterizza l’essere umano. Si chiede un maggior impegno politico fattivo e, non di minor importanza, nella promozione di realtà locali che incentivino il contrasto di questi tre milioni di morti evitabili all’anno.
    La Carta si concentrerà per l’appunto sull’ordine di quattro aree strategiche di intervento, la prima sarà quella di realizzare una politica ed un piano d’azione a livello nazionale, mentre la seconda l’introduzione di politiche a sostegno dell’attività fisica, riorientare servizi e finanziamenti nell’istruzione, nella pianificazione urbanistica della mobilità, nei luoghi di lavoro, nello sport libero, nella sanità. 
    Partnership, collaborazioni, consulte nazionali e gruppi di lavoro intersettoriali saranno la forza di questo messaggio.
    Per saperne di più o leggere la Carta che qui si è dovuti riassumere si veda www.globalpa.org.uk
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    PS. Karate KYU ha deciso di impegnarsi nell’iniziativa, in questa “chiamata globale all’azione”, pur conscio di sporadiche considerazioni ambigue della Carta, come quella che considera il cambiamento delle strutture familiari un contributo al favorirsi dell’inattività e dunque rintracciando un po’ di confusione sui nemici della sedentarietà, che è di certo pericolosa ma non bisogna farne per questo una notte in cui tutte le vacche sono bigie.